domenica 27 maggio 2012

I'll buy you mwezi at the end of chitenge!

From My African Page

Chitenge is evidently the most important piece of clothing in Africa. Chitenge is the name which is used in Subsaharian Africa, though the origin of this cloth has to be found elsewhere.

Chitenge may be both a rectangular piece of cloth (approx. 2 square meters at a glance) and the typical African dress. In the male version it comes with te plain form of trousers (full lenght or knee-long) and a jacket-like shirt with short sleeves). The tailored female version comes with that variety or formal or less formal dresses that so much add to the natural beauty of African women.



But it is the chitenge as a piece of cloth and how African women use it that represent one of the vividest image of Africa I have in mind.

A chitenge can be stored in a city girl bag for use if the need of a more formal dress comes unexpected. A chitenge can be used to carry a baby on the back so that the baby is reassured by the mother's heartbeat and she can continue with what she is supposed to do. A chitenge can be used as a blanket on a colder night... How could it be more useful than that?

What about the title of this post? It comes from a story I used to be told.

A man arrived home at night, totally drunken. His wife was there waiting for him handling a huge scaring wooden spoon. In order to please her and save his back the poor man wanted to say "I'll buy you a chitenge and the end of mwezi (month), but he was so drank that he babbled: "I'll buy you mwezi (the moon) at the end of chitenge"!

Too much a commitment, even for the angriest of wives!

I took the pic above from this very interesting blog: http://asketchintime.blogspot.it

lunedì 7 maggio 2012

Qualcuno si ricorda del DM 27 settembre 1974?

From My Recession Chronicles Page

L'altro giorno ero a casa di mia mamma e, aprendo a caso il mio vecchio testo di Economia e Politica Monetaria dei tempi dell'Università, ho letto (riletto?) il testo del Decreto Ministeriale 27 settembre 1974:

"Ferma la misura dell'interesse sulle anticipazioni presso la Banca d'Italia, sono consentite anticipazioni a ventiquattro mesi, sui buoni del Tesoro a lunga scadenza, all'interesse dell'1% a favore di aziende di credito che surrogatesi ai depositanti di altre aziende in liquidazione coatta si trovino a dover ammortizzare, perché in tutto o in parte inesigibile, la conseguente perdita nella loro esposizione. La Banca d'Italia regolerà l'ammontare del ricorso a tali anticipazioni in rapporto all'entità della perdita e all'esigenza dei piani di ammortamento"

Devo ammettere che 1%, buoni del Tesoro e banche in crisi hanno fatto "cliccare" qualcosa nella mia testa. Per questo voglio cominciare da qua le mie "Cronache della Recessione".


References to the pic are in the pic itself

venerdì 4 maggio 2012

Are you supposed to be a tough person...?


From My English Page


Da quello che leggo e sento, in Inglese, le forme passive sono frequentissime, anche grazie al fatto che, in questa lingua, vengono rese con molta maggiore fluidità che, ad esempio, nella lingua italiana.
Ad esempio, la frase del titolo di questo post,in italiano letteralmente si dovrebbe tradurre con "si suppone che tu sia una persona dura...?" oppure, per amor di sintesi, "sei una supposta dura...?". Meglio lasciar perdere.

In realtà la forma "are you supposed to..." è usatissima in Inglese ma con un senso diverso. Nella stragrande maggioranza dei casi si può tradurre utilizzando il verbo dovere.

Una frase più aderente all'uso reale della lingua sarebbe ad esempio "are you supposed to be a tough person to be a teacher?" cioè "devi essere una persona dura per fare l'insegnante?".


Spessissimo questa forma viene usata in tono polemico o risentito: "You are not supposed to tell me what to do!", "non devi dirmi cosa devo fare!", oppure "I was not even supposed to come here for you!", "non ero nemmeno tenuto a venire qua per te!".

Ho notato che gli italiani che usano l'inglese come seconda lingua (ESL - English as a Second Language), tendono ad utilizzare spessissimo alcune locuzioni anche oltre l'uso che ne fanno i madrelingua, ed io non faccio certo eccezione. Questa potrebbe essere una di queste.

Un'altra locuzione usata spessissimo, ma non solo dagli italiani a dire il vero, è "isn't it?" per chiedere conferma di quello che si sta dicendo. Usata anche, e soprattutto, in violazione delle regole grammaticali. Ma questo potrebbe essere oggetto di un prossimo post...

Pic from www.gifmania.it/fumetti/wonder-woman/